LA NUOVA TASSA RIFIUTI

Stabilite due fasce di utenza: quella domestica che terrà conto della superficie e del numero dei componenti il nucleo familiare e quella non domestica sulla base della sola superficie occupata.

 

Nella seduta del 20 ottobre scorso, il Consiglio Comunale di Santeramo in Colle, con sette voti favorevoli e cinque contrari, ha approvato le nuove tariffe della tassa rifiuti a valere dal 1 gennaio 2014. Le nuove tariffe sono state articolate nelle fasce di utenza domestica e di utenza non domestica. Il calcolo per le utenze domestiche è stato rapportato al numero dei componenti il nucleo familiare e alla superficie calpestabile, mentre per le utenze non domestiche, il calcolo della tassa da pagare è stato rapportato soltanto alla sola superficie calpestabile. Dalle nuove tariffe, il Comune incasserà 3.260.000 euro a copertura integrale dei costi di servizio. In sede di approvazione delle nuove tariffe, nulla ha detto il Consiglio Comunale sulla scarsa qualità del servizio. I cittadini pagheranno l’intero servizio con data retroattiva dal 1° gennaio pur avendo utilizzato cassonetti sgangherati e non lavati, strade non pulite, raccolta differenziata inadeguata e, per diversi giorni, spazzatura non raccolta. Vale a dire i Santermani è come se avessero acquistato un qualsiasi bene, di averlo portato a casa e di scoprire, dopo l’acquisto, che il bene, pagato con soldi buoni e sudati, è quasi da rottamare. Al danno, quindi, la beffa come avviene spesso nel famoso quartiere di Forcella a Napoli. Mentre per le utenze domestiche, il calcolo a metro quadro sarà diversificato e proporzionato al numero dei componenti il nucleo familiare, per quelle non domestiche riportiamo a metro quadro soltanto alcune tariffe: studi professionali € 7,36; artigiani per servizi alla persona € 7,47; artigiani di produzione € 6,67; ristoranti, trattorie, pizzerie, pasticcerie e bar € 18,17; supermercati, ortofrutta, pescherie, pizza al taglio, generi alimentari € 15,84; banche € 6,82.  Il regolamento Tari, approvato nella stessa seduta consiliare e del quale ci occuperemo prossimamente, prevede un abbattimento della superficie tassabile per contestuale produzione di rifiuti urbani e di rifiuti speciali non assimilabili. Le nuove tariffe sono state approvate dai soliti “magnifici sette”; contrari i cinque consiglieri comunali di opposizione. Assenti “eravamo quattro amici al bar” di maggioranza (Bosco, Cecca, Girardi e Putignano); prima del voto, si è defilato il consigliere di opposizione Vito Ciriello.

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